‘ V GUIDA ILLUSTRATA DI £ SUE ADIACENZE COMPILATA DA RANIERI AGOSTINI CON CARTA TOPOGRAFICA ( II MIGLIAIO ) FIRENZE tipografia e. ducci 1892 Proprietà Letteraria ALL ' ILLUSTRE GAV. R. H. BUDDEN PRESIDENTE DELLA SEZIONE FIORENTINA DEL CLUB ALPINO ITALIANO CHE CON INTELLIGENTE COSTANZA VOLLE E SEPPE PROPAGARE IN ITALIA GLI STUDI E L’ AFFETTO PER LE NOSTRE MONTAGNE DEDICO QUESTO MIO LAVORO CON GRATO ANIMO CON LA REVERENZA DI UN DISCEPOLO 907303 1k V k 0 99 1 che la stampa cittadina inneggia alla stazione estiva di Montepiano , ^ resa possibile dai ben intesi lavori stra- dali d ’ accesso ormai compiuti , si fa- ceva sempre più sentito il bisogno di una Guida che ne descrivesse la località , che cercasse riassumerne le bellezze } che ne enumerasse i vantaggi. Una Guida vera e propria di Mon- tepiano non esisteva fin qui . Il Prof. E- milio Ber tini che tanto competentemente descrisse la Valle del Bisenzio , disse pa- rola di Montepiano e aveva in animo di dettarne una Guida completa , ma la mor- = VII = te lo colse prima che egli avesse concre- tato il suo desiderio . E la Sezione Bo- lognese del Club Alpino Italiano in un suo pregevole lavoro su quell ’ Appen- nino aveva soltanto accennato ai dintor- ni di Montepiano . Questa mia Guida della località e delle sue adiacenze è dunque la prima = Vili = che veda la luce . Per questa non rispar- miai cure e fatiche ; percorsi ed investi- gai ripetutamente i luoghi che ho descrit- to : ne mi chiamai soddisfatto fino a quando ebbi la convinzione che il mio lavoro , se non altro , non sarebbe rima- sto inutile . Ora al cortese Viaggiatore il giudizio . «ggge» ^ ^ Io mi stimerò pago di averlo invo- gliato a visitare quelle alte vette do- ve spira un ’ aria fresca e balsamica , do- ve si gode la vista dei più ampj e pit- toreschi orizzonti fra i bellissimi di que- sta nostra Italia . INDICAZIONI UTILI a Ferrovìa Firenze - Pìstoja - Bologna è quella che più si av- vicina per la comodità di accesso a Mon- tepiano . Anche dalla Stazione di S. Pie- ro a Sieve , sulla linea Firenze - Faenza, si può andare a Barberino di Mugello per una bellissima strada carrozzabile , ma da questo luogo fino a Montepiano = XII = la strada è per intiero mulattiera . Ritor- nando adunque alla prima indicazione , come la più conveniente, converrà discen- dere alla Stazione di Prato , dove si possono trovare sempre Vetture speciali per Montepiano . All ’ arrivo di ogni tre- no gli agenti di Giosuè Calamai ( che tiene rimessa in Via dell ’ Oche ) , di Leo- poldo Guarducci ( con rimessa in Via dei Tintori ) ed altri vetturali , sono ad at- tendere i Viaggiatori . Il prezzo delle vetture fino a Montepiano può variare dalle 20 alle 25 lire e più , a seconda del numero delle persone e dei bagagli; ad un solo cavallo il prezzo sarebbe as- sai minore . Tutti i giorni vi sono anche delle Vetture postali che partono da Prato per S. Quirico di Vernio alle 6 e alle 8 ant, ed alle ore 3 pom; ad eccezione = XIII = del lunedì in cui non lia luogo la mat- tina altro che la partenza delle 8 ant . Da S. Quirico di Vernio per Prato le vetture partono invece : una la matti- na alle 6 , e due nelle ore pomeridiane cioè alle 2 , 30 e alle 4 , 30 . La tariffa per tali vetture è di una lira.L’ orario delle dette partenze s ’ intende durante 1 ’ estate , perchè nelle altre stagioni vie- ne relativamente modificato. A Monte piano vi è un comodo Al- bergo e Pensione Gemmi fondato nel 1882 , aperto tutto l’anno, e che si rac- comanda per il buon trattamento e per i prezzi moderatissimi che vi si pratica- no . Per le informazioni dirigersi al Pro- prietario Sig . Michele Gemmi , Prato di Toscana per Montepiano , oppure in Fi- renze alla Farmacia Anglo - Italiana , in Via S. Gallo n. 85. Altro comodo Ai- = XIV = bergo è quello dell ’ Alleanza e Pen- sione Giorni ( Villa Gualtieri) tenuto dalla Sig.ra Giorni , raccomandabile pari- mente per i prezzi m iderati e per il buon trattamento , e che resta aperto dal pri- mo di Giugno fino a tutto Settembre . Per le informazioni dirigersi all ’ Hotel Alliance Via Curtatone n. 3 Firenze . Il Sig. Giuseppe Ricci nel 1870 co- minciò a fabbricare in amene posizioni dei Villini da affittarsi durante la sta- gione estiva. Al presente può disporre di due ville grandissime e due più pic- cole , con impiantiti a smalto , corredate delle moderne comodità e riccamente am- mobiliate . Per le informazioni riguardan- ti queste ville , rivolgersi al Proprietario Sig. Giuseppe Ricci in Via Portarossa n. 8 , Negozio di Passamanterie . Anche presso alcuni possidenti del paese si pos- = XV = sono avere delle Stanze ammobiliate . Al prefato Sig. Ricci , unitamente al Sig. Alessandri pure di Firenze , si deve la Stazione Climatica di Montepiano ; es- si furono i primi a darne 1 ’ impulso, coa- diuvati in seguito dal Sig. Michele Gem- mi , dalla Sezione Fiorentina del Club Al- pino Italiano e da altri . Presentemente non esiste in Monte- piano Ufficio Postale , ma giornalmente un ’ incaricato recapita le corrispondenze immediatamente dopo 1 ’ arrivo di queste all ’ udìcio di S. Quirico . Molto facilmen- verrà in breve impiantata una Colletto- ria postale , ed allora è possibilissimo che la corrispondenza possa esservi due volte al giorno . Il più prossimo Ufficio Telegrafico é quello di Castiglione dei Pepoli , a cui vi si può pervenire in po- chissimo tempo . = XVI = Si può accedere a Montepiano anche da Bologna , oppure dalla Stazione di Sasso , sulla linea già ricordata di Fi- renze - Pistoja - Bologna . Vi è pure tutti i giorni una Vettura Postale , det- ta comunemente la Corriera , che par- te da Bologna ogni giorno alle 6 antim. ed arriva a Castiglione dei Pepoli dopo circa nove ore . Il prezzo sarebbe di lire 4,50. Parimente tutti i giorni parte da Castiglione per Bologna un ’ altra Cor- riera impiegandovi circa sette ore . Le partenze hanno luogo alle 5 del mattino a cominciare dal primo di Aprile fino a tutto Settembre , ed alle 7 ant. negli al- tri mesi dell ’ anno . Il prezzo della corsa fino a Bologna è di lire 4 . Questa Cor- riera coincide con i treni ferroviari alla stazione di Sasso e si può benissimo pro- fittare della ferrovia . In tal caso il prez- = XVII = zo diminuisce di una lira sia all ’ andata come al ritorno . A Castiglione dei Pepoli non vi so- no Vetture tranne quelle che vi per- vengono dal Bolognese ; pur tuttavia du- rante 1 ’ estate è facile potervele trova- re , appunto per 1 ’ affluenza di persone che si recano ai Bagni prossimi al paese . In quanto ad Alberghi veri e pro- pri , a Castiglion dei Pepoli non ve ne sono ; si può però trovare alloggio e vit- to presso Andreoli Luigi e Cipolli Clau- dio . Durante la stagione e per il tempo che resta aperto lo Stabilimento dei Bagni di Castiglione , ossia dal Giugno fino a tutto Settembre , si può avere nel medesimo un buon vitto e comodissimo alloggio con la pensione di 9 a 10 lire al giorno , a seconda della scelta della camera , compreso il servizio , purché i = XVIII = forestieri vi si trattengano almeno sette giorni . Per una permanenza di minor durata il prezzo è da convenirsi . La spe- sa dell ' illuminazione é però conteggiata a parte a seconda del consumo . Per chi desidera informazioni riguardanti il det- to stabilimento , sia per recarvisi per sem- plice diporto , come a titolo di cura , ( ed in questo caso i prezzi aumentano a se- conda della medesima ) potranno rivol- gersi al Dott. Alfonso Barbieri a Casti- glion dei Pepoli , provincia di Bologna . Castiglione dei Pepoli è provvisto di un Ufficio Telegrafico e di un Ufficio Postale . AVVERTENZA La durata delle passeggiate ed escursioni è notata ad ore computando circa 130 passi al minuto per le strade carrozzabili in discesa e 100 in sa- lita ; per le strade mulattiere da 80 ai 90 passi in discesa , e dai 70 agli 80 in salita ; per i sen- tieri da circa 65 passi nel discendere e 50 , o po- co più , nel salire , a seconda che il sentiero é ag- ghiajato o con ciottoli . Valutando il passo 45 cen- timetri per le strade buone , e da 30 a 35 per i cattivi sentieri, si potrà approssimativamente a- vere la distanza chilometrica . MONTEPIANO - IL PANORAMA LIBRARY OF THE UNIVERSITY OF MONTEPIANO er quanto curiosa sia 1’ antitesi che si riscontra nel nome di Mon- te iano, pure nessun altro può dirsi così bene appropriato. La sommità infatti7? del monte, che si eleva all’ altezza di metri 695 sul livello del mare, non è un cul- mine più o meno piramidale, come lo so- no per lo più le montagne in genere, ma, = 2 = é formata da una superficie assai vasta, perfettamente piana. Per questo appunto ebbe il nome di Montepiano. Prendendo la via provinciale che da Prato di Toscana conduce nel Bolo- gnese , e fiancheggia per buon tratto sul- la destra il fiume Bisenzto, ( dopo aver toccato i paesi di Lucia, Vaiano, U- sella, Mer calale e S. Quirico) si arriva allo spartiacque dell’ Appennino, che in questo punto si trova a 704 metri sul livello del mare. Da questo luogo, ador- no di pasture amenissime ed abbondanti, si offre allo sguardo un bellissimo pano- rama che rallegra e diletta, quant’ altro mai. Si hanno sulla sinistra i monti: di Poggio Petto (alto metri 1121) e la Sco- perta (1276). In faccia si vedono il Casciajo dell’altezza di metri 1169, il Gotonciaa (1195) e il Colle Basso (939), rivestiti di = 3 grossi castagni e di bellissimi abeti. È ira questi monti che ha principio la Val- le inferiore del Setta. Nella stessa dire- zione, e sulla destra del Torrente che dà il nome alla Valle, si scorge il vil- laggio di Montepiano, a cui sovrasta la bella abetina di proprietà del ' ig. Ric- ci. Dalla parte destra poi, in mezzo ad amene praterie si vedono qua e la alcu- ne ville eleganti del prefato Signore che spiccando su quel verde tappeto formano una veduta incantevole; la quale é co- ronata dal Monte Mezzana, che si eleva all’ altezza di 892 metri. Non esistono notizie storiche an- tiche riguardo a Montepiano, avvegna- ché questa località non avesse in quel- 1’ epoca altro che poca importanza. Solo verso il 1000, si trova essere stata fon- data una Badia distante di qui circa un chilometro e mezzo. Del resto i Romani dovean conoscere questo valico dell’ Ap- pennino, che é uno dei più agevoli e co- modi; e se ne ha prova non dubbia nel- le monete di quel Popolo che si ritro- vano più qua e più là nello scavare i fondamenti di qualche casa, o semplice- mente nel lavorare i terreni. La popolazione di Montepiano a- scende a circa 1300 abitanti di costumi semplici, e d ’ indole conseguentemen- te onesta e tranquilla. Industrie spe- ciali nel paese non ve ne sono, giacché ogni famiglia, possedendo un tratto di boscaglia e poche terre, vive colla pro- pria industria, coltivando queste nell’ e- state, e recandosi durante 1’ inverno a lavorare nelle maremme Toscane. Questi abitanti sono ripartiti in sette frazioni con la denominazione seguente: 1 . La Badia di S. Maria a Montepia- no; con annesso piccolo borgo, chiesa e casa parrocchiale, è situata sulla sini- stra del Setta per la strada che condu- ce in Val di Brasi mone, ed ha una po- polazione di 200 abitanti. 2. Montepiano propriamente detto, al- la destra del Setta, sulla via provincia- le la cui popolazione è di 270 abitanti. S . Il Casone alla sinistra del Setta, e quasi in faccia a Montepiano con abitanti 80. 4 . La Cascina di Tronaeb sulla de- stra parimente del Setta, lungo la stra- da per Boccadiri o con 200 abitanti. 5 . La Storaia situata sulla sinistra del medesimo Setta, distante da Montepiano circa due K.m; poco al di sopra della Strada di Castiglione; e che unitamente alle case circonvicine forma una popola- zione di 250 persone. 6 . Risubbiani che è situato lungo la strada che conduce a Barberino di Mu- gello, con 170 abitanti. 7 . Castagnaccio e Perela presso la vecchia strada che da S. Quiiico condu- ce a Montepiano, la cui popolazione é di 100 abitanti. L ’ altezza di Montepiano col rag- giungere metri 765 sul livello del mare rende 1’ aria assai pura e ricca di ossi- geno; e quindi il clima è del tutto pri- vo di umidità. E benché talora qualche poca di nebbia nasconda la vetta delle montagne circonvicine . pur tuttavia vi si ferma per poco tempo, attese le cor- renti che spirano dalle loci del Setta e del Bisenzio. Queste rendono altresì il clima mitissimo; giacché la sua massima temperatura non oltrepassa < rdinariamen- 7 = te i 26 gradi; e in mediai circa 20, tal- ché il caldo può dirsi bandito di qui. Che ai zi sull’ imbrunire suole ogni sera spirare una brezza assai fresca, la quale rende necessario il cuoprirsi convenientemente. Da varie polle sgorgano in più luoghi acque freschissime e buone, e rendono più ameno e salubre il soggior- no in questo luogo folte selve di casta- gni, e vaste abetine con la loro ombra e con le continue esalazioni resinose . cosicché è un luogo adattatissimo per passarvi 1' estate. Ed infatti nella sta- gione calda è frequentato da moltissimi forestieri, non solo per semplice diporto, ma anche per trattenervisi, giacché vi si trovano due comodi alberghi con pen- sione tenuti inappuntabilmente, dove men- tre si olfrono camere eleganti ed un vitto eccellente si praticano d ’ altra parte mitissimi prezzi. Si vuole che in epoca assai re- mota il culmine pianeggiante ove al presente trovasi il villaggio propriamen- te detto di Montepiano, ed il Casone, con parte ancora della località verso la Badia di S. Maria fosse un lago. S' i- gnora per qual cataclisma possa essersi formato; ma non è del tutto improbabi- le la congettura che esso abbia avuto origine da una grossissima frana preci- pitata nel Torrente Setta, nel punto det- to il Mulinuccio, distante dal villaggio circa 4 Chilometri . Arrestato per tal modo il corso dell’ acque queste dove- vano naturalmente estendersi, e si este- sero difatti per gli adiacenti terreni, fin- ché non trovarono da aprirsi 1’ uscita per qualche parte. In progresso poi di tempo , corrosa la frana , rientrarono nel loro letto, continuando il corso così bruscamente interrotto. E che la cosa sia avvenuta in tal guisa vien chiaramente dimostrato dal trovarsi sotterra qua e là degli abe- ti saldissimi, (alcuni dei quali veramen- te smisurati ) la cui lavorazione è faci- lissima, e che acquistano, esposti all’ a- ria, una durezza considerevole. Inoltre si trovano in più luoghi e quasi al me- desimo livello vari rialzi di terra ri- dotti presentemente a coltivazione, che formano come un bacino; nel lavorare i quali si è notato e si nota a profondità più o meno maggiore uno strato di rena, mescolata con ghiaia e ciottoli molto arrotondati, e dello spessore quasi co- stante di circa un metro: segno eviden- te che un qualche corso di acque ve 1’ ha un tempo depositata. A conferma pi questa congettura è parimente da notarsi che alcuni campicelli tra Monte- piano ed il Casone portano tuttora il no- me di lago, forse perchè furon formati dopo lo scolo dell’ acqua ivi stagnante. Vogliono alcuni che in Monte- piano avesse i natali il celebre scultore Lorenzo Bartolini. Altri all’ opposto so- stengono che lògli sia nato a Savigna- no. Checché sia di ciò. il certo è che la famiglia Bartolini era di Montepiano , dove essi possedevano una casa, nella qnale Lorenzo passò la sua fanciullezza. Sull’ architrave della porta di questa casa situata quasi alla metà del villag- gio, in prossimità- della Chiesa succursa- le della Parrocchia, si legge la seguen- te iscrizione : M. E. C. P. RINALDO BARTOLINI F. A. I). 1731 cioè Michele e Caporale Pier Rinaldo Bartolini fecero Anno Domini 1781 . Per onorare la memoria di que- sto insigne scultore fu solennemente col- locata nel 1887 sulla facci ita dell i me- desima casa una stupenda iscrizione in bronzo, che qui trascriviamo, dettata da quell’ eletto ingegno del Comm. Giusep- pe Guasti di Prato. IN QUESTA CASA DEI B \RTOLlNI VISSE FANCIULLO LORENZO CHE REsE ALL \ STATUARIA LA EFFICACIA DEL VERO LE GRAZIE DEL BELLO CHIEDENDO AL CUORE L’ IDEA ALLA NATURA LE FORME NEL LUGLIO DEL MDJCCLNXXVII GLI AL FIN ISTI PRATESI = 12 = Innumerevole fu il concorso del- la popolazione circonvicina allo scopri- mento della detta lapide: ed accrebbero lustro e decoro alla cerimonia le rappre- sentanze dei Comuni di Vernio, di Can- tagallo e di Carmignano, non che quelle del Club Alpino Italiano nelle Sezioni di Firenze e di Bologna, e della Stazio- ne Alpina di Prato. Intervennero altresì: la Società pratese di Scherma, le rap- presentanze del Circolo Artistico di Fi- renze , della Stampa , e la Società Ope- raia di Vernio. In questa circe stanza fu- rono pronunziati applauditissimi discorsi, eccitanti i presenti a seguire F esempio del Bartolini, che da umile condizione avea saputo e voluto elevarsi a si gran- de altezza di fama. Da Montepiano possono farsi del- le bellissime gite alpine con tutto agio = 13 = e comodo, e che lasciano anche la faci- lità di poter essere di ritorno ad ora di pranzo. Per chi poi desidera vie comode consigliamo di incamminarsi verso la Sto- raja per la strada di Castiglion dei Pe- poli; farà così la sua gita senza affati- carsi, giacché la via per due o tre chi- lometri corre perfettamente piana. DA MONTEPIANO ALLA BADIA S. MARIA ■ oiue abbiamo più sopra accennato la Badia di S. Maria a Monte- piano risiede sulla sinistra del Setta , a un chilometro e mezzo circa da Monte- piano propriamente detto. Per andarvi occorre incamminarsi per la strada pro- vinciale che conduce a S. Quirico, e do- po di aver oltrepassato le ultime case = 15 = del villaggio di Montepiano, giunti qua- si di faccia al Casone, si troverà sulla destra una via discreta, e quasi total- mente piana, che passa presso la così det- ta abetaja grande di proprietà dei Si- gnori Gualtieri. Qui la strada si biforca; * conviene attenersi alla destra, e dopo non molto cammino si scorgerà la Ba- dia a cui presto si arriva, impiegandovi in tutto circa mezz’ ora. L’ origine della Badia di S. Maria a Montepiano rimonta verso il 1000: giacché è fama che un Beato Pietro Eremita morto nel 1010 avesse scelto questo luogo per condurvi vita ritirata dal mondo. In progresso di tem- po sembra che altri, allettati da quella vita solitaria e tutta assorta nella con- templazione, gli si dessero a discepoli, e cosi la sua umile cella fu per opera = 16 = dei Conti di Vernio convertita in un ce- nobio assai vasto, se devesi arguire da ciò che presentemente ne rimane. ( 1 ) Del resto è certo che per ben due vol- te ha dovuto subire demolizioni: la pri- ma volta per ordine del Governo Gran- ducale nel 1837, in cui piuttosto che restaurare questa Badia, ne fu atterrata « 1 » L Repetti ««rive che, neJ 1510, essendo « vacato a Chiesa Abbazia!- per la morte dell’ A- bate Commendata!-:. Conte Ridolfo dei Bardi, fu conferita a Giovanni Vescovi di Aquileja dal Pontefice Giulio II. Il detto Giovanni implorò 1 ì luto della Signoria di Firenze, poiché dal Conte Giovanni dei Bardi e da altri di quella famiglia ne * veniva impedito il possesso, molto più che le pos- sessioni della Badia erano state eompx-ese, e come tali, considerate dentro lo Stato Fiorentino, per la vendita dei beni ecclesiast'ci decretata nei 1374. MONTEPIANO - IL VIALE V1 OF THE UNIVERSITY Of" ILLINOIS = 17 = una buona parte; 1’ altra nel 1843, al- lorquando essendo già in più parti scos- se e disgregate le muraglie, un violento terremoto aggiunse altri danni, tantoché si rese necessario demolire ancora per salvar qualche cosa. Ed è da notarsi che in tali demolizioni fu spesa 1’ in- gente somma di L. 27000: somma che impiegata a tempo, avrebbe certo salva- to dalla rovina quell’ antichissimo mo- numento di arte Cristiana. E poi vera- mente da deplorarsi che con queste de- molizioni andassero distrutti molti lavori di pittura pregevolissimi, che si attri- buivano a Cimabue ed a Giotto. L’ area oggi occupata dalla ca- sa Parrocchiale, era, a quanto sembra, quella di un antico quartiere dei Conti di Vernio, e le stanze ora ridotte ad ri- so di Sagrestia, furono un tempo V abi- = 18 = tazione del Vice - Abate . Sulla porta della Chiesa esiste, assai deteriorato dall’ intemperie, un af- fresco rappresentante la Madonna col Bambino, e due colombe portanti nel becco un piccolo cartello col motto Ave Maria. Si crede che sia lavoro di Ci- mabue o della sua scuola. L’ architrave della porta é in pietra, intagliata rozza- mente ( Avanti all’ ingresso della Chiesa vi è un piccolo portico; e nella parete che è volta al Nord si leggono due i- scrizioni, delle quali una antichissima in pietra, fu trovata dal Parroco Don Ireneo Fedeli tra le macerie, ed è così concepita: ANNO M . V . HEDIFICATA FU IT HAC ABAT IA QAM RESTA VRAVIT ANNO M. V. LXXXIIII DOMINVS PRES ( BITER IO ( ANNES ) ET DOMINVS PANDOLFVS = 19 = Le pareti interne della Chiesa dovevano esser del tutto dipinte a buon tresco. Ma 1’ ingiurie del tempo, e più ancora il pennello dell’ imbianchino ha fatto scomparire i dipinti ; e solo da un lato si vedono quattro figure di Santi al naturale, e dall’ altro un S. Cristo- loro alto ben 5 metri. Ancor questi si at- tribuiscono a Cimabue o a Giotto; e so- come le altre ridotte in qnello stato de- plorevole di conservazione, che il Rev.do Don Enrico Tartoni ha così ben dipinto in alcuni suoi versi di circostanza. Sulla parete sinistra trovasi un bassorilievo in terra cotta, che rappresenta un prodigio operato dal Beato Pietro: e P iscrizio- ne in pietra sottoposta ci fa conoscere che nella parete eran dipinti i miracoli del Beato Fondatore. L’ iscrizione è la seguente : ~ 20 = A . M . D . C , - IN QUESTA MURAGLIA PER MANO DEL CELEBRE - CIMABUE E- RANO DIPINTI CON FIGURE AL NATURALE - I MIRACOLI DEL BEATO PIETRO FON- DATORE ; I QUALI - GUASTATI DALLA LUNGHEZZA DEL TEMPO , PERCHÈ - NON SE NE PERDA LA MEMORIA SONO STA- TI ESPRESSI - IN QUESTO BASSORILIEVO L ’ ANNO MDCC . Dietro all’ aitar maggiore vi è un bassorilievo in pietra arenaria, e di- scretamente conservato , rappresentante la Vergine seduta col Bambino piangen- te sulle ginocchia; ha dalla sinistra le immagini di S. Pietro e S. Paolo, e dall’ altra 1’ Arcangelo Gabbriello. Cre- desi che sia lavoro della Scuola Pisana, e che rimonti circa al 1200. Fu fatto fare da un Abate per nome Benvenuto, come leggesi sotto i piedi della Madon- na « Abbas Benevenutus fecit » . Sopra = 21 = r altare è tenuto giornalmente un Cri- sto scolpito in avorio, molto ben fatto, e tanto che viene comunemente attribui- to a Donatello. In fondo alla Chiesa trovasi il Battistero, nelle cui pareti a- diacenti si vedono alcuni dipinti di nes- sun pregio . ( 1 ) « 1 » Ho trovato nell* Archivio della Chiesa, una memoria indicante 1 ' erezione dì questo fon- te, che io qui trascrivo. «Il Fonte Battesimale fu eretto nei 1789 a di 11 Aprile giorno del Sa- bato Santo , per ordine ddl* IlLmo Sig. Conte Fla- minio de" Bardi, Abate della Badia stessa, e fat- to la benedizione per la prima volta dal P. Giu- seppe Nutini per commissione del R. P. Pellegri- no Scatizzi di Montepiano .allora Cappellano di questa Chiesa Abbaziale. » Nell' istesso Archi- vio vi è il primo Stato di Anime, che princi- pia appunto col di 4 di Aprile 1786 e che fu com- pilato per cura del Rev.do Giovanni Andrea = 22 = Tozzini di Cavarzano Vice - Abate e Parroco, Vi si trovano altri registri che fanno congettu- rare con assai fondamento essersi la Badia di Montepiano eretta in Parrocchia a queir epoca, poiché quello dei Matrimoni comincia il 28 No- vembre 1771, e nell' altro dei Defunti, la pri- ma partita si trova registrata sotto il di 12 Giugno 1770. Anche quello in cui si notavano le Messe in suffragio dei medesimi, ha per prima data il di 10 Aprile 1787. i DA MONTEPIANO A S. QUIRICO DI VERNIO . alla bellissima strada provinciale, sulla quale risiede Montepiano, discendendo dalla parte di mezzogiorno, e passando per il paese di Sasseta si arriva a S. Quirico. Da Sasseta, volgen- do a sinistra, vi si può egualmente per- venire, traversando 1’ antico castello dei C.>nti di Vernio, denominato La Rocca. = 24 = Chi volesse poi godere di deliziosi e variati panorami, e desiderasse di recar- visi a piedi o con cavalcatura, lasciando da parte molte altre vie e la stessa strada provinciale , può scegliere una delle due che qui accenniamo. Potrebbe primieramente prende- re per la via che da Montepiano pas- sando per Risubbiani conduce al Mugel- lo-, ed in poco più di mezz’ ora arriverà allo spartiacque appenninico nel luogo detto la Crocetta, d’ onde godesi una bellissima veduta all ’ intorno . A questo punto si abbandona la via del Mugello e piegando a destra si discende lungo il Rio Meo, passando pel Riano delle Per- tiche, e quindi per il Masso al Telajo. La Valle tende sempre ad allargarsi al- lo sguardo del Viaggiatore, sicché ad un certo punto lascia scorgere sulla de- stra a cavaliere di un poggio quasi iso- lato il castello dei Conti di Vernio, e di fronte in basso il paese di S. Oniri- co. Dalla Crocetta a 8 . Onirico si im- piega circa un ora di cammino. L’ altra via assai più lunga della sopraccennata, ma anche più pittoresca e non meno divertente, è quella di in- camminarsi per la Badia, ed oltrepassa- ta questa località e giunti al Taberna- colo del Romito , prendere il sentiero che è sulla sinistra. Dopo avere attra- versato il Setta si sale costeggiando per poco tratto di via un torrentello fino al- le Capanne dell ’ Alpi di Cavarzano, impiegandovi in circa cinque quarti d’ o- ra. Di qui si volge verso mezzogiorno, e si prende il sentiero a destra, che fian- cheggiando il monte di Poggio Petto con- duce alle Casette di Grivigliana , e quin- di a Cavar zano o Cavarsano, come lo chiama il Repetti nel suo Dizionario geo- grafico della Toscana. Questo antico vil- laggio situato in amenissima posizione, appartenne fino dal mille ai Conti Cado- lingi di Fucecchio, e nel 1114 passò ai Conti Alberti. Proseguendo, si passa da Poggiole e dopo non molto tratto di via si giunge a <3~§=W Montepiano si prende per la strada della Badia ; arrivati pe- rò all ’ abetaja grande si continua a si- nistra , e si sale sempre per il crinale del poggio , seguendo una stradella fatta nel passarvi con la treggia , e che conduce ad una capanna » impiegandovi da Mon- tepiano circa un ora . Di qui si diparte = 59 = uno stretto sentiero , che serpeggiando sale in circa 20 minuti alla prima cima del monte (alta metri 1121 sul livello del mare ); altri 10 minuti bastano per andare alla terza punta che è la più al- ta ( 1 14T metri ) . L ’ esteso panorama che si gode da questa sommità è assai stupendo . Si vede infatti il paese di Cavar zano ed il villaggio di Gagnaja ; tuona parte della Val di Steve, della Val di Bisenzio e della Val del Setta ; il Sasso di Castro , il Monte del Bastio- ne , il Monte Coroncina,i\ Monte Gatta ; i Cigni di Val di Brasimone e tant ’ al- tre montagne fino al Cirnone ed al Cor- no alle Scale . Il ritorno a Montepiano può farsi prendendo il sentiero che si diparte da quest ’ ultimo punto verso il Monte della Scoperta , e che si mantie- ne quasi sempre sul crinale del poggio, Mf.ll = 60 = impiegando per arrivare alle Capanne dell ' Alpe di Cavarzano circa 20 minu- ti . Da questa località proseguendo verso destra e discendendo lungo un fossa tel- lo , si arriverà ad un tabernacolo detto Fonte al Romito ; e di qui alla Badia ed a Mcntepiano , occorrerà dalle Capan- ne circa tre quarti d ’ ora di cammino. DA MONTEPIANO AL MONTE CASCIAJO /^tt" iunti alla Badia di S. Maria, e volgendo a destra , si segue la strada che conduce al Piano al Ci- liegio , passa dalla Casa Gasperoni e pro- segue verso la cima , per un sentiero as- sai ristretto , per il quale conviene aprir- si il passo fra i cespugli di faggio . Da Montepiano vi si impiega circa un ’ ora = 62 = e mezzo di cammino . Il panorama che si gode dalla sommità ( che si eleva a me- tri 1195 sul livello del mare) è stupen- do . Si ha infatti sotto di se la Badia di Montepiano da un lato e Rasora dal- 1 ’ altro ; si scorge benissimo 1 ’ osservato- rio sul Monte Gatta , la Spiaggia Baguc- ci , il Cintone , la Scoperta , Poggio Pet- to , Monte Mezzana , Tronale , Monte Co- rcncina e altri ; non che buona parte della Val di Siene , del Setta , di Brasi- mene e del Bisenzio . Il ritorno a Mon- tepiano può farsi proseguendo per il cri- nale . In 20 minuti di cammino si arri- verà ad una faggeta , e di poco oltrepas- sato questa si scorgerà nel basso il det- to villaggio ; proseguendo e passando dalla capanna di Scatizzi si arriverà a Montepiano in altri 20 minuti . DA MONTEPIANO AL MONTE GATTA ccorre incamminarsi per la stra- da provinciale che conduce a Castiglion dei Pepoli , e arrivati al ponte di Rio Fobbio salire a Rasora . Oltrepas- sata la Chiesa si prosegue in direzione di ponente e poi verso il nord , prima per una strada pianeggiante e quindi per una discreta salita. A distanza di = 61 = circa un chilometro da Rasora , s ’ incon- tra sulla sinistra un sentiero e poco do- po un altro ; conviene però tenersi sem- pre a destra . Arrivati al crinale si de- ve lasciare il sentiero che condurrebbe a Castiglione , e prendere a salire per la costa del monte . In circa mezz ’ ora si arriverà alla cima , alta metri 1159 sul livello del mare ; impiegandovi in com- plesso da Montepiano circa due ore . Sul- la detta cima è stato costruito un pic- colo e solido fabbricato , che contiene un indicatore della direzione del vento ed un misuratore della sua velocità . Un op- portuno meccanismo riporta tutti i mo- vimenti di questi due strumenti su di una striscia di carta , che di quando in quando vien cambiata. L’ anemometro dipende dall ’ Osservatorio Meteorologico di Castiglione dei Pepoli . Il panorama CASTIGLIONE DEI PEPOLI - LO STABILIMENTO BALNEARIO = 65 = che godesi dalla vetta è bellissimo . Si hanno verso il nord ■* ovest il Corno al- le Scale , il Cimone , il Vigese ed i Cigni di Val di Brasimene ; più ad est il Pian del Voglio , il Monte del Bastione e altri . Volgendosi abbiamo il Monte Coroncina , il Tronale , il Casciajo , la Scoperta , il Poggio delle Vecchiette ed i monti di Baigno , non che una quanti- tà immensa e variata di valli cosparse di casolari e di villaggi. Si può discendere a Castiglione dei Pepoli volgendo a destra per un sentiero assai ripido che conduce alle case di Belvedere in circa 10 minuti ; proseguendo si troverà due sentieri , conviene tenersi a sinistra . Arrivati mol- to in basso si incontrerà sopra la Pieve Vecchia la strada che da Castiglione conduce al Mulino delle Scaliere , e qui = 66 = converrà volgere a destra . Dopo non molto si troverà il paese , impiegando da Belvedere 20 minuti o poco più di cammino . DA MONTEPIANO AL MONTE CORONCINA £ i segue la strada per andare al Santuario di Boccadirio , e dopo di aver attraversato le Case del Monte di Tavianella , e giunti al crinale , con- vien volgere a sinistra . Il sentiero è quasi sempre per il crinale del monte ; parte fra piccoli cespugli di faggio e parte in aperto t( reno. In breve si rag- giunge la sommità , formata da un e- stensione di quasi un chilometro di lun- ghezza su circa 150 metri di larghezza , e della forma di uno spicchio di luna , che rivolge le sue due punte verso Montepiano . La sommità stessa è com- posta di tanti piccoli promontori che non superano gli otto metri in altezza , e so- no disposti a guisa dei chicchi di una corona . Da questa sua conformazione vuoisi derivi appunto il nome attribui- togli di Monte Coroncina . Dal punto più alto , che è di metri 1169, e nel lato verso Castiglione dei Pepoli , si ha un bel panorama sulla Valle di Gambellato , del Setta e delle valli più lontane , fra cui spiccano il Monte Casciajo , il Tronale , La Futa , il Masso di Castro , il Bastione , il Vi- gese , il Cintone , il Corno alle Scale , il = 69 = Gatta e tanti altri. Si può dalla sommità scendere a Pignoli , Presciani e giungere a Ba- ragazza in circa 40 minuti ; oppure una volta arrivati a Pignoli volgere a de- stra , passare da Casa Valle e scendere a Boccadirio ; impiegando dalla cima a Boccadirio circa 30 minuti ; da Monte- piano alla punta più alta del Coronci- na circa un ’ ora e mezzo di cammino . DA MONTEPIANO AL MONTE TRONALE rima di passare il ponte sul Setta , si piega a destra e si scende al mulino di Montepiano . Da qui si prosegue per la strada di Boccadirio fin presso la Cascina di Tronale , nel qual punto trovasi , parimente sulla de- stra , un sentiero che volge direttamente verso la montagna . Si segua questo lino tfuasi ad una casetta da dove prenden- do a dritto per il crinale , si arriverà al- la prima punta (alta 1101 metri) in circa un ’ ora di cammino da Montepia- no ; proseguendo in altri 10 minuti si giungerà alla parte più alta del monte (metri 1130 sul livello del mare). Anche da questa montagna 1 ’ occhio spazia su di una grandissima estensione . Si scorge il Cast elio di Bar- berino e la strada delle Croci , che dal Mugello prosegue nella Val di Marina e conduce a Calenzano ; si scorgono Ca- varzano , la Badia di Montepiano , La Storaja e Rasora . Si vedono i monti di Poggio Petto , della Scoperta , del Ca- sciajo , del Gatta , del Coroncina , del Mezzana e tanti altri ; tutta la catena della Calvana , e quasi nella sua to- talità il Mugello con i suoi ridenti e = 72 = numerosi villaggi . Il ritorno a Montepiano può far- si per vari sentieri che attraversano la boscaglia , e conducono dapprima ad u- na casetta detta Bramasole , e quindi alla Cascina della Marzolina e prose- guono verso Risubbiani . Si può anche continuare per il crinale verso levante , e giunti al passo delle Case del Monte di Tavianella scendere a Boccadirio ; oppure volgere verso mezzogiorno , sem- pre per il crinale del monte , e passan- do dalle Case delle Prata andare a raggiungere la strada del Mugello al di là della Crocetta . Alla cima del monte quest ’ ultima via è resa assai malagevole dai cespugli di faggio che vi crescono rigogliosi , ingombrando in molti punti talmente il sentiero da ri- chiedere molta fatica per distrigarsene . Dalla vetta del monte per an- dare a Boccadirio occorrono cinque quarti d ’ ora circa di cammino ; dalla medesima a Montepiano , per Bramasole a Risubbiani , quasi un ’ ora ; e passan- do dalle Case delle Prata un ’ ora e mezzo o poco più . DA MONTEPIANO AL MULINO DELLE SCALIERE asciando Montepiano si prende per la strada che conduce alla Badia di S. Maria , e si prosegue il cammino fino ad un tabernacolo che ha un bassorilievo in pietra arenaria , rap- presentante la Madonna con il Bambino in braccio . Da qui si volga a sinistra , poiché il sentiero a destra conduce al = 75 = Pecorile , e poco dopo attraversato un fossatello si prenda a destra, lasciando 1 ’ altra strada che si presenta e che conduce alle Capanne di Cavarzano . Si continui questa strada mulattiera in as- sai discreto stato , che per un buon trat- to costeggia il Setta . e si giungerà al Giogo in poco più di un ’ ora di cammi- no da Montepiano . Qui si comincia a discendere lungo il Rio Ritorto ; la stra- da è molto cattiva e conviene più volte oltrepassare il torrente che in questo tratto contiene alcune piccole sorgenti di acqua sulfurea . A distanza di circa mezz ’ ora dal Giogo si trovano sulla de- stra i casolari di Brasimone di Sotto ; e poco più in giù si incontra il torrente Brasimone che si traversa facilmente nell ’ estate . Proseguendo , e tenendosi sempre a destra, si arriva al Mulin del- = 76 = le Scaliere in altri 25 minuti . Qui giun- ti merita di essere osservato 1 ’ effetto che dal lato artistico offre questo luogo veduto dal sentiero che conduce a Ca- stiglione dei Pepoli. Si traversi perciò la parancola che è sul torrente , e si prosegua per altri tre o quattrocento metri ; rivolgendosi si osserverà , che in prossimità del luogo dove si ò traversa- to il torrente la montagna si ristringe e lo attraversa da un lato all ’ altro . Questa è formata da rocce a strati qua- si paralleli ed a guisa di gradinata al- la cui estremità alta , e sul lato sinistro del torrente spiccano due mulini . Que- st ’ insieme , chiuso dallo sfondo superio- re che arriva fino al Poggio delle Vec- chiette ed al Monte della Scoperta , e ral- legrato dagli scherzi dell ’ acqua che corre spumeggiante per i gradini della = 77 = roccia , sopra un dislivello di circa 20 metri , dà alla località un ’ impronta di bello , di incantevole , sopratutto a con- trasto dell ’ impressione che suscita la orridezza del luogo . Da qui si può continuare per Castiglion dei Pepali , impiegandovi un ’ ora di cammino . La via corre sempre a mezzo monte , e si lascia dapprima sulla destra un sentiero che conduce a Ca ’ Ortode ; poi sulla sinistra un altro che porta alle Piane . DA MONTEPIAN 0 AI MONTI DI POGGIO PETTO DELLA SCOPERTA E DEL CASCIAJO segua 1 ’ itine- rario al Monte di Poggio Petto, ( pagina 58 ) e giunti alle Capanne del- l ' Alpe di Cavarzano si salga per il poggio che ci sta di fronte, ossia per il Monte della Scoperta . In 40 minuti si arriva dalle Capanne dell ’ Alpe alla punta più alta ; da Montepiano , passando = 79 = dalle vette di Poggio Petto fino alle Capanne occorre circa un’ ori e tre quarti di cammino . La discesa può farsi volgendo verso il nord e passando dalla casa de- nominata Sasso Bibbio , proseguendo poi lungo il Rio Ritorto ; o per il crinale , e si impiegherà circa mezz ’ ora per ar- rivare al Giogo . Qui si incontrano quat- tro strade : quella a sinistra conduce a Brasimone ; quella a destra alla Badia ; 1 ’ altra che abbiamo alle spalle va alle Capanne di Cavarzano , e quella di fron- te , che è la via da prendersi, conduce dapprima ad una casetta detta La Ca- panna e poi ad un ’ altra denominata Poggio alla Casa , quindi alla cima del Monte Casciajo . Dal Giogo vi s ' impiega circa un ’ ora di cammino . Il ritorno a Montepiano può far- = 80 = si o per il crinale o per Casa Gaspero- ni e la Badia ; vedasi per questo 1 ’ iti- nerario al Monte Casciajo ( pagina 61 ) . Questa bellissima gita , oltre ad essere non molto faticosa , può compier- si comodamente in 5 ore , anche com- prendendovi le fermate , e vale certa- mente i bei panorami che si offrono al- lo sguardo nel percorrerla . la rocca di cerbaja dal lato di levante OF THE .UNIVERSITY OF fi±!*?M$ DA MONTEPIANO AL POGGIO DELLE VECCHIETTE i segua 1 ’ itinerario del Mulino delle Scaliere fino al Giogo ; da qui , traversato il Rio Ritorto , si costeg- gia questo per circa 600 metri , nella direzione di ponente , e volgendosi verso il nord , si arriverà alla cima dopo una breve sì ma faticosa salita . Dalla vetta alta metri 1189 , si domina 3 a Valle di Brasimone fino al Mulin delle Scaliere ; si vede il Monte Calvi, il Monte di Stagno, il Monte di Baigno , il Monte Gatta , il Casciajo , il Poggio Petto e la Scoperta . Si può scendere in Val di Bra- simone, passando da Ca ’ Mattione , oppure ascendere alla Scoperta . Per questa a- scensione però occorrerà ritornare al luo- go dove si è lasciato il Rio Ritorto per salire al Poggio , e poco più in sù si tiovera il sentiero che conduce alla ca- sa di Sasso Bibbio e da quella alla cima . Da Montepiano alla cima del Poggio delle Vecchie tte occorre un ’ ora e tre quarti circa di cammino . DA MONTEPIANO ALLA TORRE DI LUCIANA C^_- n) a Montepiano si segua 1’ itine- rario di Poggio Petto fino alla capanna che è quasi sotto al tratto ripi- do che conduce al monte . Da qui si vol- ga verso mezzogiorno , costeggiando il Monte di Poggio Petto , e presto si arri- verà ad un punto dove il viottolo si tro- verà sullo spigolo del monte ; continuali- do a diritto si cominci a salire e ben pre- sto perverremo alla cima , dove trovansi gli avanzi di un castello che appartenne per ultimo ai Conti Bardi Signori di Vernio , La sua elevatezza di metri 952 sul livello del mare , e la. sua bella po- sizione , fa si che da questo luogo si do- mina quasi tutta la Val di Bisenzio con i molteplici suoi borghi e casolari , chiu- si da un lato dalla Calvana e dall ’ al- tro dall ’ Appennino . Si può scendere per la pendice del monte fino a Luciana , e da questo paese si può continuare per S. Quirico di Vernio , al quale vi si arriva impie- gando un ’ ora o poco più dalla som- mità del monte . Da Montepiano alla Torre di Luciana occorre un ’ ora e mezzo di cammino . CERBAJA er quanto la distanza di circa 20 chilometri che corre fra Mon- ed il castello di Cerbaja possa far sembrare estranea alla Guida pre- sente una descrizione di quest ’ ultimo , io non so dispensarmi dal darne un qual- che cenno, convinto se non altro di fare cosa gradita al Viaggiatore amante del- tepiano S= 86 = le memorie medioevali . Infatti il Castello di Cerbaja in- sieme alle Contee di Vernio e di Man- gona ebbero a subire nei tempi di mez- zo vicende più tristi che liete , e tanto da renderli degni di storica menzione . Per il Viaggiatore che , parten- do da Prato in Toscana , voglia visitare la Rocca di Cerbaja , o per quello che intenda invece recarvisi da Montepiano , la strada da tenersi sarà la via provin- ciale Prato - Bologna che costeggia , ora in aperta campagna ed ora fra dirupi , il fiume Bisenzio fino a Mercatale . Ar- rivati in prossimità del decimo miglio di strada a contare da Prato , si offri- ranno al suo sguardo , a cavaliere di una ripida pendice , i grandiosi ruderi di un vetusto castello , la cui torre sfidando le ingiurie del tempo e degli uomini é = 87 = tuttora in piedi . Giunto a piè del poggio traver- serà il ponte che si ritiene opera del 300; e s’ incamminerà per 1’ erto colle che spesse volte confondendosi con le roccie circostanti rende il cammino assai diffi- cile e faticoso , tanto più che per quelle roccie riesce impossibile trovare schermo ai cocenti raggi del sole . Dopo 20 mi- nuti giungerà alla rocca . Vi si accede anche per un ’ al- tra via alquanto più comoda , ma assai più lunga , la quale conducendo da prima ad una casa colonica , perviene al castel- lo passando quasi pel crinale del poggio . Credo utile avvertire fin d ’ ora il Viaggiatore che una tale strada non è da farsi nelle ore calde della giorna- ta ; e in questo caso converrebbe almeno premunirsi dalle soverchie correnti d ’ aria = 88 = che si riscontrano al culmine del poggio „ Nelle antiche pergamene il ca- stello è chiamato Cerbaria o Ceryaja , e le prime memorie si trovano nel 1165 nel quale anno 1 ’ Imperatore Federigo Barbarossa concesse Cerbaja insieme a molte altre terre del Toscano e del Bo- lognese in feudo ai Conti Alberti di Mangona e di Vernio . Costoro non rima- sero al certo secondi agli altri signorot- ti , nell ’ esercitare i loro diritti o meglio le loro infamie feudatarie, giacché si sa che sparsero il terrore nei due limitrofi territori , cor le rapine e con i saccheg- gi , il che acquistò loro il nomignolo di Conti Rabbiosi . Fu appunto in quest ’ e- poca che 1 ’ Alighieri , allora ventenne , si portò una sera d ’ inverno a questo Ca- stello per ottenere ospitalità dai Conti Alberti . Ma per quanto chiamasse , e con = 89 = preghiere domandasse ricovero , non fu ascoltato ; e sarebbe stato costretto a pas- sare tutta la notte al soffio gelato della tramontana , e sotto il freddo nevischio , se una capanna da pastore non gli avesse apprestato albergo ospitale . Per vendi- carsi di questo , il fiero Ghibellino pone 1 ’ ombra di Napoleone e d ’ Orso figli di Alberto nella Caina , dove finge che gli spiriti siano tormentati dal gelo . Nel 1361 la Repubblica Fioren- tina acquistò dal Conte Niccolao degli Alberti la Rocca di Cerbaja per 6200 fiorini d ’ oro , allo scopo di reprimere i Conti Bardi , fino dal 1335 feudatari di Vernio , i quali con le loro vessazioni e crudeltà molestavano il paese . Le ultime notizie che se ne hanno si trovano ne- gli Statuti di Firenze del 1415 ove è detto che dall ’ epoca della compra del- = 90 = la Cerbaja , questo feudo insieme a Usel- la , Montaguto e Gricigliana formò una nuova Comunità della Repubblica . A po- co a poco Cerbaja andò decadendo , fin- ché abbandonata all ’ intemperie del tem- po si ridusse nello stato presente . Per quanto deplorevole però sia oggidì lo stato di conservazione del ve- tusto Castello di Cerbaja , pur tuttavia ben si scorge di qual robustezza e si- curtà insieme dovesse esser la rocca . Es- sa rimane quasi a picco e domina , for- mandone come il centro , la via che dal Bolognese conduce nel Toscano , e che gira alle falde della montagna . La vec- chia torre quadrata , smantellata ed in rovina , ò posta in mezzo ad una grossa e solida muraglia di figura pentagona , essa pure squarciata in più luoghi . Dal 1 to di mezzogiorno più in basso , si ve- = 91 = de tuttora la cisterna , non ampia per vero dire , ma forse molto profonda , il che non può in modo alcuno verificarsi , per esser quasi del tutto ripiena di ma- cerie . Più in basso ancora si vedono del- le traccie di muraglie che forse potreb- bero esser gli avanzi della cappella del Castello , giacché questa ha sul davanti un piccolo piazzale che secondo alcuni avrebbe servito di cimitero . Tale indu- zione non è affatto fuor di proposito : poiché all ’ estremità opposta vi si vede una pietra forata , a guisa di base , in cui doveva esser collocata la croce di legno ; e vari altri pezzi di muraglie si trovano sparsi nella località . - ITINERARI fejf Xr XA »* VAL DI BISENZIO VAL DI LI M ENTRA VAL DI BRASIMONE VAL DEL SETTA VAL DI GAMBELLATO VAL DEL SANTERNO VAL DI SIEVE VAL DI MARINA Wly ITINERARI ccenniamo ad alcune bellissime Gite da farsi nelle Valli circo- stanti a Montepiano , raccomandabili se non altro per gli estesi e stupendi pano- rami che offrono ; e di queste diamo qui sommariamente gli Itinerari . 1 - A Montecuccoli . M . 640 . Via A . - Da Montepiano si segue la = 96 = strada che conduce a Barberino di Mu- gello e arrivati al Tabernacolo della Tor- ricella , si lascia la detta via tenendosi a destra : fiancheggiando il Poggio la Soda , si perviene al crinale . Si continui sempre sul medesimo e si arriverà dap- prima alla Dogana , e quindi a Monte- cuccoli . ( ore 2 ) Via B . - Da Mercatale di Vernio , si va al Mulino di Terrigoli , si sale a Ca ’ Ligliano e si prosegue fino alla cima do- ve trovasi la Chiesa , e poco dopo il paese . ( ore 1,30) Via C . - Da Usella si attraversa il ponte che conduce alla Casa al Sasso e si prosegue per S . Stefano e quindi per Montecuccoli . (ore 1,15) Via D . - Da Barberino di Mugello volgendo verso ponente si va per la stra- da che conduce ad Alteto e Giratola e = 97 = che prosegue per Montecuccoli . Prima però di arrivare al paese non si trala- sci di visitare le sorgenti della Sieve . ( ore 1 , 30 ) 2- Alla Rocca di Cerbaja . M. 367. Lalla Pieve di Montecuccoli si scen- de a Valle ; si prosegue costa costa per una stradeìla , e dopo non molto si scor- ge la Rocca a cui presto si arriva . { ore 1 ) 3 - Al Monte Dulcioiìna . M. 779. Via A . - La S . Onirico di Vernio si sale a Celle , quindi a Cardeto e si perviene al Tabernacolo della Torricella . Si prenda il sentiero a ponente , che a- scendendo conduce alla cima del Monte Dulciolina . ( ore 1,45) Via B . - La Montepiano , per la stra- da del Mugello si arriva al Tabernacolo della Torricella , e si sale per il sentie- ro già nominato . ( ore 1 , 25 ) Via C . - .Da Montecuccoli si segue per il crinale fino alle Sode ; nel qual punto si lascia la strada a destra e si prosegue per il medesimo . ( ore 1 , 15 ) 4 - Al Poggio di Montecuccoli. M. 777 Da Montecuccoli ci s ’ incammina per la strada che va a S. Stefano , e do- po non molto , piegando a levante , si può per vari sentieri salire alla ci- ma . ( ore 1 ) 5 - Al Monte Maggiore . M . 916 . Vedi Carta - Itinerario N, 1 Via A . Da Vajano si va alla Pieve di Sofignano , per una buona strada , poi si prende a destra , si passa da Lastruc- cia e Casanera e si prosegue verso il crinale . Qui si incontra il sentiero che viene da Montecuccoli ; volgendo a de- stra e tenendosi sul versante della Val- = 99 = le di Marina dopo non molto s ’ incon- trerà una strada che viene dalle Croci di Barberino e va a Lavacchio . Questa strada attraversa 1 ’ altra che si deve tenere e che seguitando verso il sud , conduce alla cima del Monte Maggiore . ( ore 2 , 30 ) Via B , - Da Montecuccoli si prende per la via che conduce a S. Stefano , e dopo non molto si trova sulla sinistra un buon sentiero che gira il Poggio di Mon- tecuccoli e conduce al crinale , continuan- do sempre su questo fino al Monte Mag- giore . ( ore 2 , 15 ) Via C , - Dalle Croci di Barberino in Val di Marina , si volge verso il nord per la strada provinciale , poco dopo si trova sulla sinistra un sentiero che co- steggia quasi orizzontalmente la monta- gna . Arrivati sotto il Monte Maggiore si = 100' — sale fra mezzo a praterie fin quasi aHa cima . ( ore 1,15 ) 6 - Al Monte di Gant’ a Grilli. M. 879, Dalle Croci di Barberino si va a Casaglia , quindi a V alibona passando per i casolari di Lo Sgrimolo . Si prosegua in direzione di mezzogiorno e si arrive- rà ad un punto ove si incontrano cinque sentieri . Convien seguire quello che è sulla sinistra poiché i due a destra con- ducono uno a Faltugnano , e 1 ’ altro a Canneto . Quello di fronte va al Monte della Retaja , e il quinto è quello pel quale siamo venuti . ( ore 3 ) 7 - Al Monte della Retaja . M . 784 . Da Prato si va ai Cappuccini , e te- nendosi a sinistra si arriva al Chiesino . Si prosegua passando da una casa detta Bastone, e dopo mezz ’ ora si arriverà al- la vetta . ( ore 2 ) = 101 = 8 - AI Monte delle Coste . M . 532 . Da Prato si segue la provinciale Bo- lognese fino alla Croce di Cojano ; pie- gando allora a sinistra si va a Le Sacca . A destra della villa trovasi uno stradello che conduce al crinale passando da una casa denominata il Contadino delle Sacca , e si prosegue per il monte . ( ore 2 , 45 ) 9 - Al Monte di Javello . M . 984 . Vedi Carta - Itinerario N . 2 Via A. - Da Vajano si sai© a Schi- gnano , passando da Castagneta . Volgen- do verso il nord si va ad incontrare la strada che da Prato conduce a Miglia- rla . Si prosegua verso Migliana e giunti presso il Rio di Vado , si volga a sini- stra e si risalga il corso di questo , per un sentiero piuttosto faticoso . Arrivati alla Fonte al Prete si prenda per il sen- tiero che è alla destra della fonte stes- sa e die conduce alla cima . ( ore 1 , 20 ) Via B . - Da Montale si va a Stri- glianella passando da Fognano per una buonissima strada , e dopo si prosegue verso 1 ’ Appennino per un sentiero che conduce alle Cavallaje . Continuando an- cora verso Migliana si troverà 1 ’ incon- tro di quattro strade ; conviene prendere quella a destra per giungere alla cima. ( ore 3,30) IO - Al Monte di Bucciana . M . 1235. Vedi Carta - Itinerario N. 3 Via A . Da Montale si prosegue per la strada di Fognano . Traversato il tor- rente Agna la strada biforca . Si prenda quella a sinistra che conduce a Tobbia- no ; dopo poco converrà piegare nuova- mente a sinistra per un sentiero discre- to che per buon tratto costeggia 1 ' A- gna e poi , traversando di nuovo il tor- — 103 = rente , proseguire per il crinale del mon- te quasi fino alla cima del Poggio di Guglievore , da cui , piegando verso il nord , si va a Spedaletto . Girando il Pog- gio di Spedaletto del lato di tramontana, si prosegue quasi pei crinale del monte ora da un versante ora dall ’ altro , fino all ’ incontro del sentiero che va a C an- tagai lo . Si prenda il sentiero a sinistra che conduce salendo alla vetta dei Mon- te Bucciana . ( ore 5 ) Via B . - Da Montepiano si va alle Gapanne di Cavarzano e si prosegue girando il Monte della Scoperta dalla parte della Valle di Carigio’a . Costeg- giando a mezzo poggio il Monte delle Scalette , e il Monte Roncomannaja si arriva al Tabernacolo di Gavigno . Si prosegua per la strada di fronte , poiché quella a destra conduce a Fossato e 1 ’ al- = 104 = tra a sinistra a Gcivigno . La via costeg- gia dapprima , sempre dal lato della Ca- rigiola , il Monte Calvario , quindi il Pog- gio alla Zucca , il Poggio Cattarelle , e quello alle Piastre . Passando sotto la Ca ’ Frassinella , la strada scende al valico di Cantagallo , dopo aver parimente co- steggiato quasi alla cresta il Poggio Ci- cialbo . Continuando a diritto si arriverà al Monte Bucciana . ( ore 6 ) 11 - Al Poggio della Croce . M . 1111 . Via A . - Da Fossato in Val di Li- mentra si sale a Poggia Vecchia e con- tinuando quindi per il monte si pervie- ne alla cima . ( ore 1 , 20 ) Via B . - Da S. Quirico di Vernio passando da Poggiole si va a Cavarzano e si prosegue per Gavigno , e quindi si sale al Tabernacolo di Gavigno . Qui con- viene prendere per il crinale fino alla = 105 = cima del monte . ( ore 3 ) 12- Al Foggio la Zucca. M. 1142. Da Fossato si prende il sentiero che conduce a Casa Biscareschi , e prosegue verso il Rio dei Sette Conti. Attraver- sato il fosso , si continui e si salga il monte ; arrivati allo spigolo , convien pie- gare a sinistra e proseguire per il cri- nale . ( ore 2 ) 13 - A Monte Calvi . M . 1283 . Da Stagno in Val di Limentra , si prende per la strada che va a Lavag- giani in Val di Brasimone . Giunti allo spartiacque si volga verso il sud e si continui sempre per il crinale . (ore 1,30) 14- Al Monte di Baigno . M. 1047. Dal Mulin delle Scaliere in Val di Brasimone , si segue la via per Monte- piano sin presso al torrente Brasimone . Piegando a destra si prende per la stra- = 106 = da che conduce alla parrocchia di Bai- gno . Arrivati al crinale si piega a sini- stra e si sale alla cima . ( ore 1 , 30 ) 15- Al Monte di Stagno . M. 1192. Via A . - Dal Mulin delle Scaliere si costeggia sempre il torrente Brusi- mone sulla sinistra , seguendo la strada che conduce al paese di Baigno , lascian- do a destra quella che va alla parroc- chia omonima . Giunti però al crinale si volge a mezzogiorno , e per lo spigolo del monte si perviene alla sommità . ( ore 2,15) Via . B . - Da Stagno in Val di Li- mentra , si segue fino al crinale la stra- da per Lavaggiani . Volgendo allora ver- so il nord si discende un poco e poi si sale al monte . ( ore 1 , 15 ) 18 - Al Monte Gatta . M . 1129. Dal Mulino delle Scaliere si prose- = 107 = gua circa 500 metri per il sentiero che va a Castiglione dei Pepoli , e si troverà sulla destra una stradella che conduce a Ca ' Ortode . Prima però di arrivare a questa casa si volga nuovamente a de- stra e poco dopo si prenda a sinistra , per uno stretto sentiero che condurrà al- la cima . ( ore 1 ) 17 - Ai Cigni delle Mogne . M . 921 . Via A . - Da Castiglione dei Pepoli si prenda per la strada che passa dalla Chiesa Vecchia e che va alle Piane . Arrivati al torrente Brasimene si risal- ga questo fin sotto i Cigni . Da qui un sentiero conduce alla sommità dove è sta- to fabbricato una chiesetta . ( ore 1,45) Via B . - Dal Mulin delle Scaliere si può andare direttemente alla chiesetta del Cigno per il crinale , ovvero si può prendere per il sentiero che va a Ca' = 108 = Bianca , da cui volgendo verso levante , si arriverà parimente alla chiesa . ( ore 2,15) Vedi Carta - Itinerario N. 4. Via C . - Da Vigo si prende il sen- tiero che va a Greglio e prosegue per Carnugnano passando da Ca ’ Guscella . Da Carnugnano , tenendosi verso levante , si passa dal Casoncello , quindi da Ca ' Casone , e si arriva alle Mogne ; e da qui alla chiesa sul monte . ( ore 2,30) 18- Al Monte Vigese . M. 1191 . Da Vigo in Val di Limentra si sa- le attraverso ad i boschi fino alla som- mità del monte che è a nord - ovest del paese . ( ore 1,15) 19 - A Mont ’ Ovolo . M . 924 . Da Vigo si gira alle falde del Mon- te Vigese dalla parte di ponente e si va al Santuario di Mont ’ Ovolo , la di cui fondazione si ritiene antecedente al IV = 109 = secolo . Più in alto si trova un ’ altra chiesetta del XIII secolo . Di qui si pro- segue per la vetta . ( ore 1,15) 20- A Pian del Voglio. M. 612) Da Castiglion dei Pepoli si segua per circa due chilometri la strada pro- vinciale che conduce a Bologna , e quin- di si prenda per una stradella che è sulla destra . Questa passando da Capan- nucce e Ca' Rossa va alla Badia Nuova. Si traversi il Setta , e si prosegua per Ca ' del Sasso Rosso , la Doccia , Ca ' de' Morelli e si arriverà a Pian del Vo- glio . ( ore 2 ) 21 - Al Monte di Spiaggia Bagucci . M. 1109. Da Castiglion dei Pepoli si volga verso levante ; piegando poco dopo e i- noltrandosi verso mezzogiorno , il sentie- ro conduce fino alla sommità . ( ore 1 ) = no = 22 - A Boccadirio . M. 911 . Via A . - Da Castiglione si segua la strada carrozzabile , che condurrà in se- guito a Baragazza ( e di cui presente- niente ne esiste un buon tratto ) e quin- di volgendo da questo paese verso sud si arriverà a Boccadirio . ( ore 2 ) Via B . - Dalla Futa si ascende per un poco a sinistra della strada provin- ciale che conduce a Bologna , e quindi si scende a S. Giacomo e si prosegue per Roncabilaccio . Da qui una buona strada mulattiera fatta con pietre con- duce al Santuario . ( ore 1 , 15 ) 23 - Al Monte del Bastione . M , 1190. Vedi Carta - Itinerario N. 5 Da Castiglion dei Pepoli si va a La Doccia e si piega a destra , e passando da Ca del Verzo e Scarpaccia si scen- de al Mulin del Pome . Traversato il fos- = 111 = so si prosegue per la mulattiera che sa- le alla Casa di Bordigaja e continua sempre salendo , alla Faggeta . Di qui si diparte verso il nord un sentiero quasi pianeggiante che conduce a Ca Riboscio , passando a distanza di circa 300 metri dalla vetta con un dislivello di 50 me- tri . ( ore 4 ) 24- Al Monte Luario . M. 1157. Da Castiglione si segue 1 ’ itinerario 23 fino alla Faggeta . Da qui volgendo invece verso mezzogiorno si può accede- re facilmente alla sommità . ( ore 4 ) 25 - Al Monte Beni . M . 1257 . Via A - Da Pietramala si prende per la strada provinciale Bolognese fino a La Mazzetta . Qui si piega a destra ed il sentiero sale nella direzione di mezzogiorno . Arrivati al crinale si piega a levante e si raggiunge la cima . ( ore 2 ) = 112 = Via B . - Dal Covigliaio un sentiero sulla sinistra conduce al crinale fra il Monte Freddi e il Monte Beni . Ivi giun- ti si volga a destra . ( ore 1 , 45 ) £6- Al Monte Freddi. M. 1303. Da Pietramala si va a La Mazzetta e di qui , volgendo a destra, il seutiero ci conduce tino alla vetta, (ore 2) £7- Al Sasso di Castro. M. 1277. Dal Covigliaio si prende per il sen- tiero a sinistra che va al Colle del Co- vigliaio ; prima però di giungere al pas- so si pieghi in direzione di mezzogiorno e per il crinale si perverrà alla cima . ( ore 2 ) £8 - Ai Vulcani di Pietramala. M. 603. Da Pietramala si prenda verso le- vante per la mulattiera cha conduce al Poggio al Tignoso ; dopo circa due chilo- metri , o poco più , vi si arriva . ( ore 0,20 ) = 113 = 39- Al Monte Guzzarro . M. 1125 Vedi Carta - Itinerario N . 6 Via A . - Da Firenzuola si risale il San'erno fino a Cornacchia ja . Di qui , piegando verso mezzogiorno , si sale a Latere e sì prosegue per Roncopiano , passando da Ca' di Cabrino . Si continua per il sentiero che conduce a Pianugo- li , e al passo della montagna si piega a sinistra e si perviene alla cima . ( ore 3 ) Via B . - Dalla Dogana della Futa si prende per il crinale del poggio e sempie per il medesimo si raggiunge la cima . ( ore 1 , 30 ) Via C . - Da 8 . Lucia si prende per la strada che conduce a Galliano . Arri- vati a Panna si piega a sinistra e si sale a Castello , per ridiscendere quindi a Pardibecco ; si prosegue allora verso il nord , e il sentiero ci conduce fin qua- = 114 = si alla cima . ( ore 2 , 30 ) 30 - Al Monte Gastei Guerrino . M . 1117. Vedi Carta - Itinerario N . 7 Via A . - Da Firenzuola si segue la strada carrozzabile che conduce a Scar- peria fino a Violla . Da Violla si prose- gue per la mulattiera che è sulla de- stra e che porta a Casanuova . Qui con- viene lasciare la strada che condurrebbe al Passo dell ' Osteria Bruciata , e pren- dere invece per un sentiero che corre quasi sempre per il crinale del monte . ( ore 3 ) Via B.- Dall' Osteria del Giogo si prenda per il sentiero che è verso po- nente e che costeggia il Monte Piaggia- ne dal lato di mezzogiorno . Si prosegua , e dopo aver pure costeggiato il Monte Roncolo mbello , si salirà al Monte Guer- = 115 = vino . ( ore 1 , 30 ) Via C . - Da Scarperia si va a S ri- gata e quindi a Casali . In questa ultima località due sono i sentieri che si pre- sentano : quello a destra porta a Caval- lico e continua per la montagna ; 1 ’ al- tro , a sinistra , conduce all ’ Apparita e prosegue per il monte . Arrivati però al crinale si pieghi a destra, e sempre pro- seguendo per questo si giunge alla som- mità . ( ore 4 ) 31 - Al Monte Citerna . M . 957 . Vedi Carta - Itinerario N . 8 Da Montepiano si sale a Bramasole e si continua per le Macinaje , ove con- vien prendere la mulattiera a sinistra che va a Vignale . Da qui si prosegue verso Belvedere ; giunti ad un quadri- vio si volga verso mezzogiorno per la strada che conduce a Casaglia . Arrivati = 116 = allo spartiacque si salga per il monte e si perverrà alla cima . ( ore 2 , 30 ) 32 - Al Monte Spicchio . M . 926 • Si segue 1 ’ itinerario 31 tino alle Macinaje , e poi si volge a destra an- dando a Refiletti . Da qui si prosegue per la strada che conduce alla Dogana di Canaglia , e una volta giunti all ’ in- contro della via di Vignale , si sale per il monte che ci si para dinanzi e che è appunto il Monte Spicchio . ( ore 2 ) LORA ALPINA ra che sì è formato nel seno del Club Alpino Italiano un Comitato per vegliare alla protezione della Flora Alpina , crediamo opportuno di attirare 1 ’ attenzione dei lettori di questa Guida sull ’ argomento importante , e che ha ot- tenuto appoggio in tutti i paesi civiliz- zati d ’ Europa . Una Associazione per la = 118 = protezione delle Piante , istituita a Gine- vra ha già trovato molti aderenti in Ita- lia ; e cerca , sia con un ’ estesa pubblici- tà e con un ’ attiva propaganda di picco- li scritti fra le popolazioni di montagna fra gli albergatori e le guide , sia con 1 ’ impianto di Giardini Botanici Alpini , di svegliare un sentimento di simpatia in favore delle piante ornamento del- le Alpi e degli Appennini . Non ci pare perciò fuor di luogo il riportare in que- sta Guida il tenore di una circolare ul- timamente pubblicata dall ’ Associazione suindicata . — « Un proverbe espagnol dit : - Si tu veux comprendre 1' importance des plantes, imagine un monde sans elles , et la comparaison t ’ epou- vantera parce que 1’ idée de la mort viendra de suite . - Arnis des plantes et des fleurs , avez - vous ja- = 119 = mais rériehi à ce qua serait no tre tapis vègètal s’ il etait dépouillè des gracieuses corolles qui 1' é- gayent? Avez-vous songé à ce que seraient nos montagnes si les toufles fleuries qui animent leurs pentes étaient supprimées, si le pàturage ètait sans fleurs, le rocher sans verdure, la fo- rèt dépourvue de ces myriades d* ètoiles qui brillent sur le fond sombre de sol? Avez-vous jamais songé qu’ il est des espè- ces de pìantes rares ou recherchées pour leur beauté , qui peuvent disparaìtre de la flore d * un pays aussi bien que certains animaux ont dispa- ru de sa faune? Que les trésors de la nature ne sont pas inépuisables et que pour peu que la de- struction dépasse la production, 1* espèce est menacée d* extinctìon? Ces craintes ne sont malheureus3ment pas chimériques; elìes sont fondées sur des faits. Plusieurs espèces de plantes rares, intèressantes ou jolies , ont dispar u du territoire suisse soit par suite des ravages causès par des collectionneurs , marchands de « centuries » pour fournir les échan- g^s, soit par suite de 1' extinction des terres = 120 = euitivées, soit enfìn par les amateurs ou hortì- culteurs qui introduisent ces plantes dans leurs cultures , L ' Association pour la protection des- plantes a pris a tàche de protéger les espèces menacées et recommande : 1 . Aux botanistes et aux tou- ristes de ne pas dévaster les stations de plantes ra- res et de se borner , dans le cas où ils voudraient obtenir des exemplaires pour leurs herbiers, à la piante sans la racine tout en en prenan ; le moins possible ; 2 . Aux amateurs d ' élever les plantes rares et recherchées par le moyen da semis ou de les acheter chez les horticulteurs qui les élèvent par ce mojen -là 3. Aux autorités, aux professeurs, aux gens lettrès enfìn, de veil- lei* à ce qud urie station de plantes rares ne soit point livree aux cultures sans qu ' une compensa- tion ait pu ètre donnée à la nature en replan- tant 1' espèce menacée dans les environs, si possible dans un endroit à 1 ' abri de défriche- ments futurs. Elle recommande aussi la fondatici 1 et 1' entretien de jardins protecteurs dans les territoires menacés. INDICE ALFABETICO A Agna 102. Apparita 115. B Badia di S. Maria 14. 15. 25.54.56.58.60. 61.62.71.74.79.80: Baragazza 47 . 49 . 69 . 110. Barberino di Mugello 53.96. Bastone 100. Baigno 106. Badia Nuova 109. Belvedere 65.66.115. Bisenzio ( fiume ) 2. 86 . Boceadirio 45.47.67. 69. 70. 72. 73. 110. Borgo S. Lorenzo 52. Bramasole 72. 73. Brasimone ( torrente ) 75. 105. 106. 107. Brasimone di Sotto 75. 79. Bucciana 103 Bucciai- o 33. c CaJ Riboscio 111. » del Verzo 110. » de" Morelli 109. » del Sasso Rosso 109. Ca" Rossa 109. » Casone 108 » Guscella 108. » Bianca 107. » Frassinelle 104. » di Gabrino 113. » Ligliano 96. » Mattione 82. » Ortode 77. 107. Casa di Bo digaja 111. » Biscaresehi 105. » Gasperoni 61. 80. » V alle 69. » al Sasso 96. Casanuova 114. Casanera 98. Case delle Prata 72. 73. Casoncello 108. = 122 = Casone 15. 5L Casette di Grivigliana 25. Casali 115. Casaglia 100. 115. Caseina delia Marzoli- na 72. Caseina di Tronale 46. 70. Capannuece 109. Cam ugnano 118. Capanne dell" Alpe di Cavarzano 25. 26. 56. 60. 75. 78. 79. 103. Cavarzano 26. 56. 59. 71. 104. Castello di Barberino 7 1. Castello 113. Cavallieo 115. Castiglione dei Pepoli 37. 88. 45. 49. 63. 64. 65. 76. 77. 107. 109. 110. 111. Camagallo 103. 104. Castagneta 101. Cappuccini 100. Canneto 100. Cardeto 97. Calenzano 71. C elle 97. Chiesa del Cigno 107. Chiesa Vecehia 107. Chiesino 100. Collo Basso 2. Corno alle Seale 59. 65. 68. Covigliajo 112. Colle del Covigliajo 112 Cornaeehiaja 113. Contadino delle Sacca 101. Cigni 51. 65. 107. Cimone 59. 62. 65. 68. Case del Monte di Ta- vianella 45. 46. 67. 72. Croce di Cojano 101. Croci di Barberino 71. 99. 100. Crocetta 24. 25. 53. 72. D Doccia 109. 110. Dogana 96. Dogana di Casaglia 116. » della Futa 113. E Eremo di Camaldoli 57. = 123 = Faggeta 111. Faltugnano 100. Firenzuola 113. 114. Fiumenta ( torrente ) 26. Fonte al Prete 10 . » al Romito 55. 60. Fognano 102 Foraceca 33. Fossato 103. 104. 105. Fosso di Casigno 32. G Gagnaja 56. 59. Galliano 113. Gavigno 104. Giogo 55. 75. 79. 81. Greglio 108. L Lavacchio 99. Lavaggiani 105. 106. Lastruccia 98. Latore 113. La Capanna 79. » Rocca di Vernio 23. 51. 52. La Rocca di Cerbaja 51. 85. 86. 97. La Calvana 52,57. 71. » Falterona 52. 56. » Futa 68. 110. » Mazzetta 111. 112. Le Piane 77. 107. » Sode 98. » Sacca 111. » Cavallaje 102. Lo Sgrimolo 100. Luciana 84. M Masso al Telaio 24. Miliana 101,102. Montale 102 Montepiano 2. 14. 15. 23. 24. 37. 38. 45. 47. 50. 53. 54. 56. 57. 58. 59. 60. 61. 62. 64. 69. 70. 71. 72. 74. 75. 78. 82. 83. 85. 86. 95. 97 103. 105. 115. Macinaje 1 1 5. 1 1 6. Mercatale 2. 34. 5 1 . 86. 96. Monte Spicchio 1 1 6. » Guerrino 1 1 4 » Roncolombello 114., = 124 = Monte Piaggione 114. « Beni 112. » Freddi 1 1 2. Mont V Ovolo ( Santua- rio ) 1 08. Monte di Bucciana 103. 104. Monte Calvario 104. » Roneomannaja 103. » delle Scalette 103. » della Retaja 100. » Mezzana 3. 26. 02. 71. Monti di Castiglioni 33. Monte di Torre Lucia- na 32: Monte delle Coste 33. 51. 57. Monte Torricella 34. » Gatta 87. 57. 59. 62. 69,71. 82. Monte Coroncina 2. 47. 57.59.62.65.68.69.71. Monte di Taviànella 47. » Tronale 51. 62. 65. 68. Monte Casciaio 2. 51. 57. 65.68. 77.79. 80. 82. Monte della Scoperta 2. 5J. 54. 59. 62. 65. 71. 76. 78.82.109. Monti di Cantagallo 51. Monte Murello 52. » di Poggio Petto 2. 25. 51.57. 62. 71. 78. 79. 82. 83. Montesenario 52. Monte Giovi 52. » del Bastione 59. 65. 68. Monte Spiaggia Baguc- ci 62. Monte Vigese 65. 68. 108. » Monte di Baigno 65. 82. Monte Calvi 82. » di Stagno 82. » Dulciolina 97. » Maggiore 99. Montecuceoli 96. 97. 98. 99. Monferrato 57. Mogne 108. Mugello 24. 47. 52. 56. 97. Mulin del Pome 110 » delle Scaliere 65. 76. 81. 82. 105. 106. 107. Mulino di Terrigoli 96. = 125 = o Osteria del Giogo 114. P Panna 113. Pardibecco 113. Passo dell ' Osteria Bru- ciata 114. Pecorile 75. Pignoli 09. Pian del Voglio 65. 109. »> j al Ciliegio 61. » delle Perti he 24. Pianugoli 113. Pietramala 111. 112. Pieve di Sofi^nano 98. » di Montecuccoli 97. » Vecchia 65. Poggiole 26. 104. Poggio del Baco 33. » delle Vecchiette 65. 76. 82. Poggio alla Casa 79. » la Soda 66. » di Guglievore lOg. » di Spedaletto 103. » alla Zucca 104. 105. » Cattarelle 104 » alle Piastre 194. Poggio Cicialbo 104. » al Tignoso 112. Poggia Vecchia 104. Porcellese 50, Prato di Toscana 2. 33. 86. 100. 101. Pratomagno 52, 56. Presciani 69, R Rasora 62. 63. 64. 71. Refiletti 116 Risubhiani 24. 53. 7.2. 73 Rio Meo 24. 26. 32. » di Sasseta 32. » Ritorto 55. 75. 79. 81. 82. Rio Fobbio 63, » di Vado 1 01. » dei Sette Conti 105. Roncabilaccio ^ 10. Roncopiano 13. s Sasso Bibbio 55. 79. 82. » di Castro 59. 68, Sasseta 23. S. Lucia 2. 52, 113. S. Quirico di Vernio 2. = 126 = 16.23.25. 26. 34. 51. 52. 84. 97. 104. S. Giacomo 110. » Piero a Sieve 52. » Stefano 96. 98. 99. » Agata 115 San tc rno ( fi um e) 113. Scarperia 114. 115. Searpaccia 110. Statizzi 62. Schignano 101. Serra dei Faggi d " Ja- ' el o 57. Setta ( fiume ) 15. 25. 371 45. 54. 56. 70. 75. 109. Sieve ( fiume ) 97. Spedaletto 103. Stagno 105. 106. Striglianella 102. Storaja 13.71. T Tabernacolo del Romi- to 25. Tabernacolo della Tor- rieella 96. 97. Tabernacolo di Gavigno 103. 104. Tobbiano 102. Torre di Luciana 84. Tondatojo 53. Trebbio 52. u U sella 2. 33. 96. Vajano 2. 98. 101 Val del Setta 46. 59. 62. 68. Val di Gambellato 46. 68 » di Sieve 51. 56. 59. 62 » di Bisenzio 52. 56. 59. 62. 84. Val di Brasimone 56. 62. 65. 82. 105. Val di Garigiola 103. 104. » di Marina 71. 98. 99. » di Limentra 104. 105. 106. 108. Valle 97 V alibona 100. Verna 47. Vicchio di Mugello 52. Vigo 108. Vignale 115. 116. Violla 114. V INDICE Dedica pag- III Prefazione » V Indicazioni Utili .... » XI Avvertenza » XIX Montepiano pag. 1 Da Montepiano alla Badia S. Maria .... » 14 » » a S. Quirico di Vernio » 23 » » a Castiglion dei Pepoli » 37 » » al Sant, di Boccadirio » 45 » » al Monte Mezzana . » 50 » » alM. della Scoperta » 54 » » al M. di Poggio Petto » 58 » >> al Monte Casciajo . » 61 » » al Monte Gatta . . » 63 » » al Monte Coroncina » 67 » » al Monte Tronale » 70 = 128 = Da Montepiano al Mulino delle Scaliere .... pag- 74 » » ai Monti : di Poggio Petto, della Scoper- ta e del Casciajo . » 78 » » al Poggio delle Vec- chiette .... » 81 » » alla Torre di Luciana » 83 •erbaja » 85 ITINERARI 1. A Montecuccoli . . . pag 95 2. Alla Rocca di Cerbaja . » 97 3. Al Monte Dulciolina . . » 97 4. Al Poggio di Montecuccoli » 98 5. Al Monte Maggiore . . » 98 3. Ai Monte di Cant ’ a Grilli » 100 7. Al Monte della Retaja . » 100 8. Al Monte delle Coste . » 101 9. Al Monte di Javello . . » 101 = 129 = 10. Al Monte di Bucciana . pag. 102 11. Al Poggio della Croce . » 104 12. Al Poggio la Zucca . . » 105 13. A Monte Calvi . . . » 105 14. Al Monte di Baigno . » 105 15. Al Monte di Stagno . > 106 16. Al Monte Gatta . . . > 106 17 Ai Cigni delle Mogne . » 107 18 Al Monte Vigese . . . » 108 19 A Mont ’ Ovolo .... » 108 20 A Pian del Voglio . . » 109 21 Al M. di Spiaggia Bagucci » 109 22 A Boccadirio .... » 110 23 Al Monte del Bastione . » 110 24 Al Monte Luario . . . » 111 25 Al Monte Beni . . . » 111 26 Al Monte Freddi . . . » 112 27 Al Sasso di Castro . . » 112 28 Ai Vulcani di Pietramala » 112 29 Al Monte Guzzarro . . » 113 N. Mont ’ Ovolo . Santuario a / Vigo , y' M. Yigese #i® Qreglio Font scelta. ; * _ < r *• » d / / - - o > Catoncello Jf — *4 Mogne N. 2 N. 3 N. 4 / Mont ’ Ovolo , Santuario ./ Vi8°<*.- s/ **, Vigese »;* Qreglio N. 7 N. 8 Vittorio Turati incise Ranieri Agostini eseguì 1 111 1 INI 1 1 II L 3 101 1 2 0726 li 72 3 DELLO STESSO AUTORE VALLOMBROSA E SUOI CONTORNI GUIDA ILLUSTRATA CON CARTA TOPOGRAFICA CAMALDOLI E SUOI DINTORNI GUIDA ILLUSTRATA CON CARTA TOPOGRAFICA DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE LA VAL DI LIMA LE ALPI APUANE LA VERNA L’ APPENNINO TOSCANO Per l ' acquisto della Guida di Camal- doli , di Montepiano o di Vailombrosa inviare Cartolina-Vaglia pel relativo impor- to all ' Autore Ranieri Agostini Via Mag- gio N 6 Firenze. Verrà spedita franca di porto.